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La Storia di AVEZZANO

negli scritti di Ellegì


 
 
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L'Uomo Marsicano

Tuttavia, il motivo più importante di questi primi scritti di Ellegì è costituito dall’elemento propriamente storico, cioè dal comportamento tipico di un determinato uomo, quello che vive nella Marsica in un particolare momento e in una ben precisa situazione sociale, economica e culturale.
E su questo “uomo marsicano” prende vita e acquista colore l’irripetibile umorismo di Giulio Lucci.
 Anzi, negli articoli di “Pìe e contrapìe”, si può riscontrare fin dall’inizio una nota di comicità, che trova la sua espressione più adeguata nelle due figure antitetiche e complementari di Biasine e Rantucce, il primo più saggio (di una saggezza tutta popolare e arguta) e disincantato, il secondo più rozzo ed ignorante, ma egualmente gustoso nella sua volgarità tutta ingenua e popolaresca.
Si pensi, ad esempio, al primo dialogo tra i due Avezzanesi, in cui ad un Biasino che cerca di convincere l’amico ad affrontare il proprio destino con la rassegnazione dei poveri e dei buoni (- Care Rantucce mì, se la Legge è quessa, che ce potème fa nù?) risponde un Rantuccio grossolano e caricaturale, tipicamente abruzzese soprattutto negli epìteti con cui parla della propria moglie:

- (…) a tì, che sì amìche bbone, la cunfidenza te la pozze fa: ìe Giuvina mé la spusétte positive pe’ quela poca terra che c’era mìsse ‘nfaccia la bonett’arma ‘eglje patre, sennò!
Tu, Biasì, me tte recùrde prima ‘eglje Terràmute quande erèmme givinotti, te le sarrìste ‘mmagginate tu, che ne beglje vagljole comme mì se sarrìa sposate co’ ’na schirchignatona de quele?
Mò, presentemente, se la Legge ’taliana fusse, nen diche tante, ne’ pocareglje giusta, quand’è aglje mumente, perché ne me sse ’ncolla pure quije ceròte de mogljema ’nzieme alla terra sé?

Dalle parole di Rantuccio vien fuori questo personaggio femminile, fortemente caratterizzato sia nel  nome (Giuvìna), sia negli appellativi certamente poco gentili, ma sotto sotto affettuosi, con cui Rantuccio la presenta all’amico: è una “schirchignatona”, è un “cerotto di moglie”.

   
         
 
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