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LO ZIO D'AMERICA E L'INGLESE

di Giovanni Iacomini

 

 

LO ZIO D'AMERICA E L'INGLESE LO ZIO D'AMERICA E L'INGLESE

Il nostro zione è in macchina con amico in fondo alla strada,
dove comincia il fiume. Piazzati davanti alla sagoma dell'abitato,
con le case del paese vecchio che si inerpicano sulla costa della
montagna, passano le ore a chiacchierare amabilmente, fumare,
bere qualcosa, ascoltare musica.
All'amico piace il rock, cantato inevitabilmente in inglese:

Eh zi', attecchia be': che ice sta canzone, me lla traduci?
E che ne saccio i'?
Chi 'i capisce gnente a quesso parla' n'cianfreco.
Ma comme!? Si stato tant'anni all'America e non te si'
mparato manco a di' iess e no
Nu a yonkers parlemo paesano, più de vu ...
E po'i' ette 'na 'ota a fa no corso de inglese ...
Mbe? Gnente?
Fu 'na lezzione sola ... l'insegnante ci stea a 'mpara' i
nnummari e ne facea ice uno a capoccia
E tu no gli sapìi?
'Ice uan tu tri... quann'arivò a mi isse: com me se ice sei?
l' lesse a natabella e disse: secs. Aprite cielo ...
commenzò: ecco, voi italiani sempre a pensare alla stessa
cosa, al sesso ...
Ah ah, semo refatto sto fiqurone
Ma che te sta' mpazzi? Isse io: sinti vaglio', si brutta
comme no dibbito. Co' ti ess'annanzi i' a tutto stea a penza'
meno che a qùesso, Sa che è? Ci semo visti.
E manna' tutto all'aria. Tanto se serve ci sapemo fa capi'.
Menne ette a no bar e 'me fece no sorte sanguiccio con a bira.
A proposito, zi', tengo n'atro paro de bìrette sott'a'sso sedile.
Chiappa 'che so' bone: orzi primaverili ... sta scritto.
Stappa azzìo e beemocille, alla faccia delle lingue forastiere
e de chi 'on ci po' vede'

Il nostro zione è in macchina con amico in fondo alla strada,
dove comincia il fiume. Piazzati davanti alla sagoma dell'abitato,
con le case del paese vecchio che si inerpicano sulla costa della
montagna, passano le ore a chiacchierare amabilmente, fumare,
bere qualcosa, ascoltare musica.
All'amico piace il rock, cantato inevitabilmente in inglese:

Eh zio, ascolta bene: che dice questa canzone, me la traduci?
E cosa ne so io?
Chi ci capisce niente a questo parla in codice. 
Ma come? Sei stato tanti anni in America e non ti sei
imparato neanche a dire yes e no
Noi a yonkers parliamo paesano, più di voi ...
E poi io andai una volta a fare un corso di inglese ...
Embè? Niente?
Fu una lezione sola ... l'insegnante ci stava facendo conoscere i
numeri e ne faceva dire uno a testa
E tu non li sapevi?
Dice uan tu tri... quando arrivò a me disse: come si dice sei?
li lesse ad una tabella e disse: secs. Apriti cielo ...
Cominciò: ecco, voi italiani sempre a pensare alla stessa
cosa, al sesso ...
Ah ah, abbiamo rifatto questo figurone
Ma che ti sei impazzito? Dissi io: senti ragazza, sei brutta
come un debito. Con te davanti io a tutto stavo pensando
meno che a questo. Sa cosa c'è? Ci siamo visti.
E mandai tutto all'aria. Tanto se serve ci sappiamo far capire.
Me ne andai a un bar e mangiai una enorme salsiccia con una birra.
A proposito, zio, ho un'altro paio di birrette sotto a questo sedile.
Prendile che sono buone: orzi primaverili ... c'è scritto.
Aprile zio e beviamole, alla faccia delle lingue straniere
e di chi non ci può vedere
Fonte: Vivere la Marsica N. 3 di marzo 2009
Dialetto tagliacozzano
Traduzione a cura di Paolo Lo Russo
FucinoLands.com